BONFILS Félix
(Saint Hippolyte du Gard, 1831 - Alès, 1885)
Fotografo francese professionista. Attivo dagli anni Sessanta del XIX secolo al 1885.
Inizia la sua carriera come rilegatore e tipografo, apprende le tecniche fotografiche da Niépce de Saint-Victor, nipote di Nicephore Niepce. Nella prima metà degli anni Sessanta apre il suo atelier ad Alès e si specializza in ritratti e vedute architettoniche. Nel 1864, su commissione dell’architetto Pierre Chabrol, realizza un album con le immagini della chiesa di Notre Dame des Mineurs a La Grand-Combe. Tra il 1861 e il 1864 effettua molti viaggi in Libano e nel 1867 si trasferisce definitivamente a Beirut con moglie e figli e qui apre il suo atelier. In questi anni scatta, oltre a ritratti e vedute di architetture, anche scene di genere e vedute di Palestina, Egitto, Siria, Grecia e, nel 1876, di Costantinopoli. Bonfils realizza numerosissime immagini di diverso formato creando un fornitissimo catalogo di vendita. Le sue fotografie, infatti, sono molto apprezzate dai turisti occidentali che possono disporre di un’ampia scelta di soggetti acquistabili singolarmente o raccolti in album. Le sue fotografie vengono diffuse da numerosi punti di vendita in tutta Europa. Durante i frequenti viaggi nei paesi del Medio Oriente, che lo fanno assentare per lunghi periodi da Beiruit, l’atelier viene gestito dalla moglie Lydie e dal figlio Adrien. Le sue immagini di architetture e monumenti sono di notevole qualità, la composizione studiata e le prospettive insolite sono tra le caratteristiche del suo linguaggio fotografico. Nel 1871 riceve una medaglia dalla Société française de photographie. Nel 1872 pubblica Architecture antique. Nel 1875 torna in Francia e ad Alès apre una succursale per favorire il commercio delle sue immagini. Nel 1877 pubblica cinque volumi dal titolo Souvenirs d'Orient : album pittoresque des sites, villes et ruines les plus remarquables, opera per la quale ottiene due medaglie, una nel 1878 a Parigi e una a Bruxelles nel 1883. L’atelier di Beirut, intanto, viene gestito dalla moglie Lydie e dal figlio Adrien che continuano l’attività anche dopo la sua morte.
Fotografo francese professionista. Attivo dagli anni Sessanta del XIX secolo al 1885.
Inizia la sua carriera come rilegatore e tipografo, apprende le tecniche fotografiche da Niépce de Saint-Victor, nipote di Nicephore Niepce. Nella prima metà degli anni Sessanta apre il suo atelier ad Alès e si specializza in ritratti e vedute architettoniche. Nel 1864, su commissione dell’architetto Pierre Chabrol, realizza un album con le immagini della chiesa di Notre Dame des Mineurs a La Grand-Combe. Tra il 1861 e il 1864 effettua molti viaggi in Libano e nel 1867 si trasferisce definitivamente a Beirut con moglie e figli e qui apre il suo atelier. In questi anni scatta, oltre a ritratti e vedute di architetture, anche scene di genere e vedute di Palestina, Egitto, Siria, Grecia e, nel 1876, di Costantinopoli. Bonfils realizza numerosissime immagini di diverso formato creando un fornitissimo catalogo di vendita. Le sue fotografie, infatti, sono molto apprezzate dai turisti occidentali che possono disporre di un’ampia scelta di soggetti acquistabili singolarmente o raccolti in album. Le sue fotografie vengono diffuse da numerosi punti di vendita in tutta Europa. Durante i frequenti viaggi nei paesi del Medio Oriente, che lo fanno assentare per lunghi periodi da Beiruit, l’atelier viene gestito dalla moglie Lydie e dal figlio Adrien. Le sue immagini di architetture e monumenti sono di notevole qualità, la composizione studiata e le prospettive insolite sono tra le caratteristiche del suo linguaggio fotografico. Nel 1871 riceve una medaglia dalla Société française de photographie. Nel 1872 pubblica Architecture antique. Nel 1875 torna in Francia e ad Alès apre una succursale per favorire il commercio delle sue immagini. Nel 1877 pubblica cinque volumi dal titolo Souvenirs d'Orient : album pittoresque des sites, villes et ruines les plus remarquables, opera per la quale ottiene due medaglie, una nel 1878 a Parigi e una a Bruxelles nel 1883. L’atelier di Beirut, intanto, viene gestito dalla moglie Lydie e dal figlio Adrien che continuano l’attività anche dopo la sua morte.
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In archivio dal
23-02-2015