MAYALL John Jabez Edwin Paisley
(Oldham, Lancashire, 17. 09. 1813 – ?, 1901)
Eclettico fotografo inglese: dagherrotipista, inventore e sperimentatore di nuove tecniche, teorico e saggista, amava definirsi un ‘artista ma durante la sua carriera dimostrerà anche di avere notevoli doti imprenditoriali. Il padre John era proprietario di un’industria chimica specializzata in coloranti tessili, aspetto non trascurabile nella sua formazione e nell’interesse che molto presto svilupperà per la fotografia. E’ del 1840 il primo dagherrotipo da lui realizzato. Nel 1842 intraprende un viaggio in Nord America dove svilupperà la sua attività aprendo uno studio a Philadelphia al 140 di Chestnut Street, in società con Samuel Van Loan, dagherrotipista originario di Manchester. Nel 1846, dopo aver ottenuto numerosi riconoscimenti, la società si scioglie e Mayall torna in Inghilterra. A Londra lavora dapprima con il fotografo Antoine Claudet, e nel 1847 fonda il suo studio al 433 di West Strand. In questi anni pubblica alcuni articoli sulla dagherrotipia. Nel 1849 presenta il più grande dagherrotipo mai realizzato e si dedicherà, negli stessi anni, anche alla microfotografia realizzando dagherrotipi-gioiello. E’ anche uno dei primi fotografi ad eseguire la coloritura manuale sui dagherrotipi. Durante la sua fervente attività, in cui si dedicherà tra l’atro alla realizzazione di dagherrotipi allegorici, partecipa nel 1851 all’Esposizione Universale di Londra presso il Crystal Palace dove presenta ben 72 dagherrotipi. In questi anni intrattiene anche rapporti con numerosi pittori, tra cui Turner e Constable. Nel 1852 risulta aprire un secondo stabilimento al 224 di Regent Street. Nel 1855 realizza e brevetta una sorta di “avorio artificiale” da utilizzare come superficie per le riproduzioni fotografiche, che avrebbe potuto sostituire la produzione delle classiche miniature su avorio. La sua notorietà raggiunge l’apice con la realizzazione, nel 1869, delle prime fotografie della famiglia Reale Britannica in formato carte de visite, raccolte in un album che sarà venduto in migliaia di copie.
Eclettico fotografo inglese: dagherrotipista, inventore e sperimentatore di nuove tecniche, teorico e saggista, amava definirsi un ‘artista ma durante la sua carriera dimostrerà anche di avere notevoli doti imprenditoriali. Il padre John era proprietario di un’industria chimica specializzata in coloranti tessili, aspetto non trascurabile nella sua formazione e nell’interesse che molto presto svilupperà per la fotografia. E’ del 1840 il primo dagherrotipo da lui realizzato. Nel 1842 intraprende un viaggio in Nord America dove svilupperà la sua attività aprendo uno studio a Philadelphia al 140 di Chestnut Street, in società con Samuel Van Loan, dagherrotipista originario di Manchester. Nel 1846, dopo aver ottenuto numerosi riconoscimenti, la società si scioglie e Mayall torna in Inghilterra. A Londra lavora dapprima con il fotografo Antoine Claudet, e nel 1847 fonda il suo studio al 433 di West Strand. In questi anni pubblica alcuni articoli sulla dagherrotipia. Nel 1849 presenta il più grande dagherrotipo mai realizzato e si dedicherà, negli stessi anni, anche alla microfotografia realizzando dagherrotipi-gioiello. E’ anche uno dei primi fotografi ad eseguire la coloritura manuale sui dagherrotipi. Durante la sua fervente attività, in cui si dedicherà tra l’atro alla realizzazione di dagherrotipi allegorici, partecipa nel 1851 all’Esposizione Universale di Londra presso il Crystal Palace dove presenta ben 72 dagherrotipi. In questi anni intrattiene anche rapporti con numerosi pittori, tra cui Turner e Constable. Nel 1852 risulta aprire un secondo stabilimento al 224 di Regent Street. Nel 1855 realizza e brevetta una sorta di “avorio artificiale” da utilizzare come superficie per le riproduzioni fotografiche, che avrebbe potuto sostituire la produzione delle classiche miniature su avorio. La sua notorietà raggiunge l’apice con la realizzazione, nel 1869, delle prime fotografie della famiglia Reale Britannica in formato carte de visite, raccolte in un album che sarà venduto in migliaia di copie.
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In archivio dal
23-02-2015