LEVI Marco Amadio
Dronero. Cuneo, 21.01.1882 - Torino, 11.05.1978
Appartiene a quella ristretta e aulica cerchia di “dilettanti fotografi”, che si sono occupati con passione di fotografia nei primi sessant’anni del Novecento e che hanno contribuito a formare quella Scuola Piemontese che ha scritto tante pagine di storia della fotografia italiana. Impiegato alla Banca Commerciale di Torino, personalità sensibile e curiosa si forma da autodidatta studiando musica e lingue straniere. Si iscrive alla S.F.S. negli anni Venti e nel 1933 espone alla XXI Mostra Annuale della Società Fotografica Subalpina. Risalgono al 1911 le prime immagini scattate in occasione dell’ Esposizione Universale di Torino. Marco Levi ha testimoniato la sua costante ricerca lasciando centinaia di immagini di grande poesia e maestria tecnica dai paesaggi di acqua e di terra alle vedute di città, alle rovine e rusticalie, alle nature morte, ai ritratti e alle scene di vita così intime e familiari. Eccelleva in particolare nella realizzazione di fotografie stampate al bromolio, a volte solo apparentemente legate alla tradizione e spesso caratterizzate da una libertà di espressione estrema e anticipatrice che lo ha portato a sperimentare ed indagare aspetti tecnici tuttora in uso da molti artisti contemporanei. La figlia Giorgina Levi Arian dedica al padre nel 1994 il volume Marco Amadio Levi: colloqui con la luce. Istantanee piemontesi 1900-1940.
Nel 2010 l’Associazione per la Fotografia Storica di Torino gli dedica la sua prima mostra antologica
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