DISDERI André Adolphe Eugène
(Parigi, 28.03.1819 – Parigi, 04.10.1889)
Fotografo professionista attivo dagli anni Quaranta agli anni Ottanta del XIX secolo.
Inizia la sua carriera come attore ma, alla morte del padre, deve provvedere al sostentamento della famiglia, dopo brevi periodi, in cui esercita diversi lavori, si dedicherà esclusivamente alla fotografia, piu precisamente alla dagherrotipia. Nel 1848 lascia Parigi e si trasferisce con la moglie a Brest. Qui apre un atelier dove realizza dagherrotipi, successivamente lascia l’atelier alla moglie e si trasferisce a Nîmes dove esegue per lo più ritratti, ma non solo, ritrae gruppi di mendicanti, di atleti e di lavoratori. Nel 1854 torna a Parigi e diventa titolare di uno dei maggiori studi fotografici con sede al numero 8 di Boulevard des Italiens e in quello stesso anno brevetta un nuovo formato la carte de visite, immagini di piccolo formato (60x100 mm. circa). L’apparecchio fotografico, inizialmente dotato di quattro, poi sei e otto obbiettivi, permetteva di realizzare più immagini contemporaneamente su un’unica lastra. Le fotografie venivano poi montate singolarmente su un cartoncino. Questo procedimento riscuote subito un grande successo, i prezzi decisamente inferiori rispetto al dagherrotipo, rendono accessibile la fotografia alla piccola borghesia. E' un periodo di grande fortuna economica per Disdéri, il suo atelier diventa molto popolare, tanto da favorire la leggenda che Napoleone III fosse volutamente passato nel suo studio per farsi fotografare prima di partire in battaglia. Dopo una notevole popolarità la carte de visite passa di moda e viene soppiantata da altre tecniche e formati e dal 1874 inizia il suo declino. Disdéri fotografa l’assedio di Parigi del 1870 e del 1871. Nel 1877 si trasferisce a Nizza dove continua la sua carriera di fotografo senza però riscuotere il successo degli anni precedenti. Torna a Parigi alla fine del 1880 e qui morirà, nove anni dopo, in un istituto.