CHIAPELLA Francesco Maria
Fotografo professionista, attivo nella seconda metà del XIX secolo a Torino.
I pochi documenti che lo riguardano partono dal 1858, periodo in cui è attestato in via Chiesa 8, ma dai retri delle sue immagini e dai soggetti raffigurati risulta già operante sin dai primi anni Cinquanta dell’ Ottocento. Dal 1861 al 1864 la sede del suo studio è in via San Massimo 9. Premiato con medaglia di bronzo all’Esposizione Nazionale di Torino del 1858 per vedute, ritratti e riproduzioni di quadri. Nel 1860 viene menzionato in un articolo sulla “Gazzetta Piemontese” che elogia l’invenzione della fotografia e racconta di una visita in uno studio fotografico, quello di Chiapella, considerato, a quella data, uno dei più prestigiosi di Torino; sempre dal medesimo articolo risulta che le sue immagini venivano pubblicate sulla rivista parigina “Monde illustré”. Tre anni dopo realizza riproduzioni di opere d’arte per l’album strenna della Società Promotrice di Belle Arti di Torino.
Tra il 1863 e il 1868 realizza numerose riproduzioni di opere d’arte contemporanee con le quali, grazie alla tecnica della fotoincisione, realizzerà alcuni volumi curati da Luigi Rocca, inserendosi così in una prassi di diffusione di immagini di opere d’arte molto in voga all’epoca in tutta Europa.
Nel 1864 sulla “Gazzetta del Popolo” smentisce la paternità dell’invenzione della litofotografia, pur ammettendo di aver contribuito apportandone alcune modifiche. Nel 1865 è con Tuminello alla Mostra Fotografica di Dublino. Dai retri delle foto risulta fotografo di Sua Maestà il Re d’Italia.
Nel 1865 gli succede Olinto Zacchia.