AGNELLI Aldo
(Alba, Cuneo, 07.04.1924- Verduno, 31.05.2022)
Fotografo professionista, eredita il mestiere dal padre, che a sua volta lo aveva ereditato dal nonno.
Ha iniziato a catturare immagini alla fine degli anni Trenta, quando il padre Piero, esperto ritrattista milanese, trapiantato ad Alba in servizio militare e qui sposatosi, lo introduce per la prima volta nella camera oscura del negozio di famiglia, in via Mazzini.
L’attività si trasferisce nel 1940, in via Maestra 15. È qui che, con i fratelli Enzo e Giorgio e l’efficiente commessa Carla, porta avanti il laboratorio, specializzato anche in ottica, sino al 1994.
Agnelli è anche un cronista attento del suo tempo, documenta tutte le trasformazioni della sua città e del territorio: una vetrina del suo negozio era dedicata interamente agli avvenimenti locali, una sorta di giornale settimanale che veniva rinnovato ogni lunedì e che per i suoi concittadini era un piacevole appuntamento. Personalità attenta e curiosa è protagonista, insieme a Beppe Fenoglio e Pinot Gallizio, del fermento culturale che anima Alba negli anni Cinquanta. Novant’anni vissuti da testimone e da protagonista, raccontando per immagini Alba, le Langhe, la vita contadina e la grande amicizia con Beppe Fenoglio. Numerose le pubblicazioni, che documentano la sua intensa e appassionata attività e che ne fanno osservatore privilegiato di un territorio unico, fra cui ricordiamo l’ultima C’era una volta la Langa.
Il fondo fotografico inerente Beppe Fenoglio è conservato ad Alba, presso il Centro Studi di Letteratura, Storia e Cultura Beppe Fenoglio.
Ha iniziato a catturare immagini alla fine degli anni Trenta, quando il padre Piero, esperto ritrattista milanese, trapiantato ad Alba in servizio militare e qui sposatosi, lo introduce per la prima volta nella camera oscura del negozio di famiglia, in via Mazzini.
L’attività si trasferisce nel 1940, in via Maestra 15. È qui che, con i fratelli Enzo e Giorgio e l’efficiente commessa Carla, porta avanti il laboratorio, specializzato anche in ottica, sino al 1994.
Agnelli è anche un cronista attento del suo tempo, documenta tutte le trasformazioni della sua città e del territorio: una vetrina del suo negozio era dedicata interamente agli avvenimenti locali, una sorta di giornale settimanale che veniva rinnovato ogni lunedì e che per i suoi concittadini era un piacevole appuntamento. Personalità attenta e curiosa è protagonista, insieme a Beppe Fenoglio e Pinot Gallizio, del fermento culturale che anima Alba negli anni Cinquanta. Novant’anni vissuti da testimone e da protagonista, raccontando per immagini Alba, le Langhe, la vita contadina e la grande amicizia con Beppe Fenoglio. Numerose le pubblicazioni, che documentano la sua intensa e appassionata attività e che ne fanno osservatore privilegiato di un territorio unico, fra cui ricordiamo l’ultima C’era una volta la Langa.
Il fondo fotografico inerente Beppe Fenoglio è conservato ad Alba, presso il Centro Studi di Letteratura, Storia e Cultura Beppe Fenoglio.
Informazione autore
In archivio dal
23-02-2015