FUSCO Livio
(Torino, 01.08.1919 - Torino, 19.03.2004)
Fotografo amatoriale, risulta titolare di una ditta di importazione di caffè a Torino.
Personaggio estremamente eclettico, sul finire degli anni Trenta è autore di testi di canzoni e direttore della Compagnia Grandi Spettacoli Nazionali di Riviste e Fantasie. Nei primissimi anni del dopoguerra inizia ad interessarsi di cinematografia, è ispettore di produzione del film La nostra ora, il primo film realizzato in Italia dopo la Liberazione. Socio fondatore del Cine Club Piemonte (1949?) e vice presidente per diversi anni. Realizza alcuni film a passo ridotto (8 e 16 mm.) che ricevono premi e segnalazioni e con il film Una sera d’inverno (1951?) è segnalato al Concorso nazionale di Montecatini, riceve, inoltre, un diploma al Festival Internazionale di Salerno e la sua opera viene proiettata nelle sale dei Cine Club di 14 Stati americani. Non soddisfatto dell’espressione cinematografica nel 1950 passa alla fotografia e diventa membro della Società Fotografica Subalpina, di cui è anche consigliere. Nel dicembre del 1952 inaugura la sua prima mostra personale, presso la Società Fotografica Subalpina, dove espone 60 immagini presentate da Renato Fioravanti. Nello stesso anno il suo film Sera d’Inverno viene proiettato in occasione di una serata alla SFS insieme ai film realizzati da Alberto Grandinetti e Luigi Martinengo. Nello stesso anno partecipa anche al Terzo Festival Internazionale del Fotocolore di Torino con due Kodak chrome. Nel luglio del 1957 presenta a Milano presso il Circolo Fotografico Milanese la sua seconda personale, 40 immagini con la presentazione di Osvaldo Giachetti. Vince diversi premi e ottiene numerosi riconoscimenti in occasione di partecipazioni a mostre nazionali e internazionali. Le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e numerosissime riviste italiane e straniere, la sua immagine Il cappello appare in copertina nel numero di settembre del 1957 su la “Rivista Fotografica Italiana”. E’ membro di numerose giurie in occasione di molteplici esposizioni, chiamato a valutare opere sia nella sezione bianco-nero che in quella dedicata al colore. E’ corrispondente di alcune riviste italiane e della rivista madrilena “Arte Fotografico”. Nel 1960 gli è stato conferito il titolo di AFIAP e nello stesso anno partecipa con Vigneti all’ “IX Salone Internazionale del Fotocolore” di Torino e al Salone Internazionale di Budapest e Szeged . Nel 1961 è presente con L’impronta bianca alla mostra “Torino ’61: Mostra Nazionale ad invito di fotografia artistica”. L’anno successivo partecipa a Mantova al “I° Concorso Nazionale di fotografia” con Messi dorate nella categoria diacolor. Alcune sue immagini sono pubblicate sul primo numero del 1953 della rivista “Vita fotografica”. Nel 1952 ad agosto la rivista “Ferrania” pubblica la sua immagine Linee nel cielo, mentre il numero di settembre del 1961 ospita La finestra; nei numeri speciali di dicembre del 1960, del 1961 e del 1962 rispettivamente le immagini Il Fumatore, Tavolini sotto la pioggia e Magia delle ombre.
Sviluppa e stampa magistralmente tutte le sue immagini che presentano sovente un bel taglio cinematografico e non sono mai banali.
Personaggio estremamente eclettico, sul finire degli anni Trenta è autore di testi di canzoni e direttore della Compagnia Grandi Spettacoli Nazionali di Riviste e Fantasie. Nei primissimi anni del dopoguerra inizia ad interessarsi di cinematografia, è ispettore di produzione del film La nostra ora, il primo film realizzato in Italia dopo la Liberazione. Socio fondatore del Cine Club Piemonte (1949?) e vice presidente per diversi anni. Realizza alcuni film a passo ridotto (8 e 16 mm.) che ricevono premi e segnalazioni e con il film Una sera d’inverno (1951?) è segnalato al Concorso nazionale di Montecatini, riceve, inoltre, un diploma al Festival Internazionale di Salerno e la sua opera viene proiettata nelle sale dei Cine Club di 14 Stati americani. Non soddisfatto dell’espressione cinematografica nel 1950 passa alla fotografia e diventa membro della Società Fotografica Subalpina, di cui è anche consigliere. Nel dicembre del 1952 inaugura la sua prima mostra personale, presso la Società Fotografica Subalpina, dove espone 60 immagini presentate da Renato Fioravanti. Nello stesso anno il suo film Sera d’Inverno viene proiettato in occasione di una serata alla SFS insieme ai film realizzati da Alberto Grandinetti e Luigi Martinengo. Nello stesso anno partecipa anche al Terzo Festival Internazionale del Fotocolore di Torino con due Kodak chrome. Nel luglio del 1957 presenta a Milano presso il Circolo Fotografico Milanese la sua seconda personale, 40 immagini con la presentazione di Osvaldo Giachetti. Vince diversi premi e ottiene numerosi riconoscimenti in occasione di partecipazioni a mostre nazionali e internazionali. Le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e numerosissime riviste italiane e straniere, la sua immagine Il cappello appare in copertina nel numero di settembre del 1957 su la “Rivista Fotografica Italiana”. E’ membro di numerose giurie in occasione di molteplici esposizioni, chiamato a valutare opere sia nella sezione bianco-nero che in quella dedicata al colore. E’ corrispondente di alcune riviste italiane e della rivista madrilena “Arte Fotografico”. Nel 1960 gli è stato conferito il titolo di AFIAP e nello stesso anno partecipa con Vigneti all’ “IX Salone Internazionale del Fotocolore” di Torino e al Salone Internazionale di Budapest e Szeged . Nel 1961 è presente con L’impronta bianca alla mostra “Torino ’61: Mostra Nazionale ad invito di fotografia artistica”. L’anno successivo partecipa a Mantova al “I° Concorso Nazionale di fotografia” con Messi dorate nella categoria diacolor. Alcune sue immagini sono pubblicate sul primo numero del 1953 della rivista “Vita fotografica”. Nel 1952 ad agosto la rivista “Ferrania” pubblica la sua immagine Linee nel cielo, mentre il numero di settembre del 1961 ospita La finestra; nei numeri speciali di dicembre del 1960, del 1961 e del 1962 rispettivamente le immagini Il Fumatore, Tavolini sotto la pioggia e Magia delle ombre.
Sviluppa e stampa magistralmente tutte le sue immagini che presentano sovente un bel taglio cinematografico e non sono mai banali.
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09-09-2019